Acqua per Nosy Mitsio, ospedale di Ratapenjiky

Data:
4 Giugno 2024

Acqua per Nosy Mitsio, ospedale di Ratapenjiky

Sunrise intende sostenere questo progetto portato avanti dall’ associazione H4O Help for Optimism, insieme a quello nel villaggio di Amparimilahy, per migliorare l’accesso all’acqua potabile, la sua gestione e fornire una maggiore consapevolezza circa le buone pratiche di igiene.
Gli obiettivi specifici del progetto sono:

  1. Garantire l’accesso ad acqua pulita in maniera costante per l’ospedale di Ratapenjiky
  2. Aumentare la consapevolezza della popolazione circa i determinanti della salute e le pratiche igieniche
  3. Formare il personale locale per garantire una corretta manutenzione e gestione dell’acquedotto

Informazioni sul progetto

Informazioni chiave

  • Luogo del progetto: Ratapenjiky, Nosy Mitsio
  • Settore di intervento: Infrastrutture, Sanità
  • Anno: 2025
  • Target: abitanti del villaggio di Ratapenjiky (500+ individui) e popolazione che ha accesso all’ospedale (stimati a 2500 individui)

Beneficiari

Il progetto ha beneficiari diretti, che sono gli abitanti del villaggio di Ratapenjiky che corrispondono a circa 500 persone, che avranno un miglior accesso all’acqua potabile, fornita in maniera costante all’ospedale.

Beneficiari indiretti saranno gli abitanti di tutta l’isola di Gran Mitsio che fanno riferimento a questa struttura ospedaliera, l’unica presente (stimati a 2.500 individui)

Partner locale

Descrizione del progetto

Il contesto

Ratapenjiky è il villaggio più popoloso e più servito dell’isola di Nosy Mitsio. Servizi di base, come la scuola e l’ospedale, sono entrambi situati in questo villaggio che costituisce il punto di riferimento per l’istruzione e l’assistenza sanitaria dei 2.500 abitanti dell’isola. L’ospedale di Ratapenjiky ospita tre sale: una sala per le visite, una sala parto e una sala degenza con due letti disponibili. L’energia elettrica è garantita grazie all’installazione di due pannelli solari, così come un bagno diviso per genere, entrambi presenti dal 2023. 

La precarietà del contesto e la carenza di risorse e infrastrutture, rende la popolazione dell’isola di Nosy Mitsio vulnerabile principalmente da un punto di vista sanitario. La situazione sanitaria è aggravata da un fattore determinante, ossia che l’ospedale non ha accesso all’acqua pulita. Questo aspetto costituisce una grande causa di vulnerabilità dal momento che l’acqua è attinta perlopiù da corpi idrici superficiali non protetti e quindi spesso è condivisa con capre e zebù. Ciò comporta un’alta prevalenza di malattie oro-fecali, che colpiscono più volte all’anno gli abitanti dell’isola. 

Al momento, l’assenza di acqua pulita all’interno della struttura sanitaria minaccia la sicurezza dei pazienti e la qualità dei servizi ospedalieri.

La struttura ospedaliera al momento non può infatti garantire un’assistenza sanitaria di base perché non ha accesso all’acqua potabile, all’acqua per garantire l’igiene personale di pazienti e personale sanitario e all’acqua per pulire le attrezzature e strumentazioni ospedaliere.

Questo intervento è quindi un presupposto per migliorare le condizioni sanitarie dell’intera popolazione dell’isola riuscendo a limitare la trasmissione di malattie nosocomiali, proteggere i pazienti e migliorare le condizioni lavorative del personale sanitario. Particolare attenzione verrà data alle popolazioni vulnerabili come le donne in gravidanza e le persone con disabilità.

Attività principali

A fronte dell’analisi dei bisogni è stato deciso insieme alle comunità locali di costruire un nuovo acquedotto che porti l’acqua potabile all’ospedale. In questo modo non saranno più lo staff ospedaliero ad andare a prendere l’acqua sporca lontano dalla struttura,  ma sarà l’acqua pulita a raggiungere l’ospedale. L’acqua sarà captata da una sorgente naturale già individuata insieme alla comunità e sarà distribuita grazie a un sistema di circa 800 metri di tubi che la porteranno direttamente all’ospedale. 

In linea con gli acquedotti già realizzati per i villaggi sulla stessa isola di Gran Mitsio, per massimizzare l’impatto il progetto è stato impostato su tre aspetti: infrastruttura, sensibilizzazione e governance. L’obiettivo è ridurre il peso delle malattie trasmissibili non solo costruendo infrastrutture, ma anche dotando gli individui e la comunità delle conoscenze necessarie per innescare un cambiamento comportamentale. In ultimo, attraverso la partecipazione delle comunità locali si intende coinvolgere direttamente la popolazione nei processi decisionali riguardanti l’acquedotto, in particolare rendendo più partecipi e competenti i soggetti più fragili o a rischio di esclusione.

Le tre fasi di progetto saranno quindi:

  1. La componente infrastrutturale che prevede i lavori di costruzione dell’acquedotto potabile. L’intervento infrastrutturale consisterà nella realizzazione di un acquedotto a partire dalla protezione della sorgente d’acqua già individuata, la costruzione della cisterna di stoccaggio dell’acqua e l’installazione delle tubature per distribuire l’acqua fino al rubinetto dell’ospedale. Ogni intervento prevede la formazione di un team remunerato di abitanti del villaggio che si prenderà successivamente cura della manutenzione dal punto di vista tecnico.
  2. La componente di sensibilizzazione prevede attività di sensibilizzazione e promozione di buone pratiche riguardanti l’igiene e la gestione della risorsa. Queste attività accompagneranno la realizzazione delle infrastrutture per garantire partecipazione e consapevolezza tra tutti gli utilizzatori. A tale proposito, il progetto prevede l’applicazione di strategie di behavioural change, volte a facilitare l’adozione di queste pratiche da parte della popolazione locale e, in particolare modo, da parte del personale sanitario.
  1. La componente di governance prevede l’istituzione di un comitato (Community Management Committee – CMC) per la gestione partecipata della risorsa comunitaria. L’istituzione di un CMC all’interno di un progetto ha il fine di garantire il dialogo e la partecipazione all’interno della comunità e dare voce a tutte le fasce della popolazione. Questo garantirà la corretta gestione dell’acquedotto, così come la comprensione della popolazione rispetto alla sua necessità e urgenza. La comunità diventa così responsabile e indipendente nella gestione e manutenzione dell’infrastruttura.

Sostenibilità del progetto “Acqua per Nosy Mitsio”

Il punto di forza di questo intervento è il lungo termine con cui questo viene progettato sotto tre aspetti principali: la sostenibilità tecnologica, ambientale ed economica.

La sostenibilità tecnologica consiste nel garantire la corretta gestione operativa e la manutenzione ordinaria. Infatti, durante l’implementazione del progetto si prevede di formare 4 membri della comunità locale come apprendisti muratori. 

Dopo i primi due mesi di apprendistato i 4 membri della comunità locale diventeranno i lavoratori che parteciperanno alla realizzazione dell’acquedotto con un conseguente aumento di stipendio. Seguendo tutte le fasi della costruzione, il team di lavoro riceverà una formazione completa sul comportamento delle acque sotterranee e i principi idraulici che regolano il funzionamento dell’acquedotto. Questo permetterà di trasmettere le competenze agli abitanti stessi del villaggio che saranno in grado di portare avanti in autonomia una corretta gestione operativa, la manutenzione ordinaria e eventualmente di replicare il progetto nei villaggi circostanti. 

La sostenibilità ambientale consiste nel selezionare insieme alla comunità locale la sorgente d’acqua da captare. L’obiettivo è quello di garantire all’ospedale un flusso d’acqua costante e affidabile durante tutto l’anno, necessario per coprire la domanda idrica dell’ospedale.

La sostenibilità economica del progetto prevede l’inserimento dei costi della fornitura d’acqua all’interno del piano economico dell’ospedale. Per garantire la sostenibilità economica, verranno rivisti insieme i bilanci e il piano economico della struttura. Questo assicurerà i fondi per la manutenzione, ovvero di poter prevedere l’acquisto dei pezzi di ricambio per l’acquedotto, i rubinetti, i tubi, i raccordi, e poter pagare la manodopera necessaria. 

Ultimo aggiornamento

11 Settembre 2024, 14:22